Scuola Lombardia: vaccini obbligatori nei nidi: da settembre ci si iscrive solo con il certificato
Le nuove regole per i nidi verranno approvate entro giugno.
Salta l’accordo tra Pirellone e medici di famiglia per la somministrazione del vaccino anti-meningite: da mesi l’assessorato al Welfare è in trattativa con i sindacati, per far sì che anche i medici di base facciano le vaccinazioni, per sfoltire le lunghe code nei centri, dove oggi è tutto esaurito fino a fine 2017.
Se non fosse, però, che la quadra sembra impossibile da trovare: “A questo punto, se l’intesa non sarà chiusa entro lunedì, procederemo con accordi con i singoli medici che vorranno aderire”, dice l’assessore Giulio Gallera. Una disdetta, considerando che sul tema la Regione sta puntando tanto: entro l’estate, la giunta Maroni approverà nuove regole per gli asili nido.
Tra queste, l’obbligo per le strutture di richiedere alle famiglie i certificati vaccinali dei bimbi. Che quindi, se non vaccinati, non potranno essere iscritti.
Per mettere in pratica la decisione, l’assessorato al Welfare (insieme con quello all’Inclusione sociale) ha deciso di “riformare” i requisiti di accreditamento degli asili. Ossia, le regole che i nidi (sia pubblici sia privati) devono rispettare per poter essere aperti.
L’idea del Pirellone, allora, è che le strutture d’ora in poi richiedano alle famiglie i certificati vaccinali: se i genitori non li presenteranno per le quattro vaccinazioni obbligatorie, i figli non potranno essere iscritti.
L’obiettivo è partire da settembre: “Sappiamo – puntualizza Gallera – che ci vorrà del tempo perché tutti si mettano in regola: l’idea è quella di dare agli asili alcuni mesi, tre o quattro, per adeguarsi alle nuove norme”. Sui vaccini il Pirellone da mesi le sta provando tutte partendo dal tentativo (mancato) di far fare le vaccinazioni anti-meningite, a prezzi low cost, anche ai medici di base.