varese osservatorio astronomico
VARESE: in Agosto  caccia di stelle, sui prati delle ville o sulla meravigliosa cupola dell’Osservatorio Astronomico Schiaparelli.

Un grande occhio puntato sullo spazio, dal 1964, scruta il cielo dalla cime della montagna che domina la città di Varese: il Campo dei Fiori. Con il ritorno della settimana delle perseidi, e la notte di San Lorenzo, tanti appassionati ricoprono il gusto dell’osservazione popolare del cielo. Una delle eccellenze in Lombardia è questa cittadella della scienza, a 1226 metri sulle prealpi lombarde, voluta da Salvatora Furia all’inizio degli anni Sessanta: un personaggio amabile, morto nel 2010, divenuto famoso anche per le previsioni del tempo che ogni giorno leggeva, augurando «pensieri positivi», attraverso le onde del gazzettino padano di Radio Rai. Una delle tre cupole dell’osservatorio astronomico varesino custodisce, oggi, le ceneri di Furia: il divulgatore scientifico arrivato da Catania, che convinse l’industriale milanese Sofia Stringher Zambeletti a donare 100mila metri quadri di terreno, sulla cima del Campo dei Fiori, per amore della scienza e del cielo.

varese osservatorio astronomicoL’Osservatorio astronomico, due anni fa, stava per chiudere ma fu un previdenziale contributo regionale a tenerlo in vita. Oggi la sua attività si allarga grazie a una nuova serie di eventi che lo stanno trasformando in una presenza sempre più viva: 90 serate l’anno, 6mila visitatori annui nel 2015 e 2016, una terza cupola attiva e un telescopio con uno specchio da 84 centimetri di diametro, che è il maggiore strumento in Italia a disposizione dei ricercatori non professionisti per svolgere ricerche in campo astronomico. E poi si possono osservare vecchi pezzi da museo, come il cannocchiale «Merz Coke», del 1902, vero antesignano della ricerca scientifica, visibile proprio nel laboratorio di Campo dei Fiori.

Per costruire questo osservatorio, i cacciatori delle stelle ricevettero una cospicua donazione da Chang Sai Vita, industriale tessile e consigliere commerciale di Mao Tze Tung. «Dio mio, quanta bellezza, quanta solennità lassù fra l’azzurro terso del cielo e lo splendore irreale della capanna alpina» scriveva Furia nella sua agenda, il 26 dicembre del 1960. I suoi epigoni non l’hanno deluso. Il presidente dell’Osservatorio Schiaparelli Vanni Belli l’ha avvicinato maggiormente alla città.

La serata più attesa dell’anno sarà quella di sabato 12 agosto, con la visione delle stelle nel parco più bello di Varese, a Villa Toeplitz. Un evento un po’ hippie e popolare, ma bisogna arrivare con molto anticipo rispetto all’orario di inizio, previsto alle 21, perché viene preso d’assalto dalla popolazione. La gente arriva con le coperte, si siede sull’erba e gli esperti dell’osservatorio spiegano i misteri del firmamento. Si impara a riconoscere i pianeti e a scorgere meglio le stelle cadenti. Dopo una breve conferenza astronomica, inoltre, si potrà osservare il cielo grazie ai telescopi dell’osservatorio. Quest’anno si sono anche tenuti concerti sotto la cupola, a giugno, con un coro di Alpini che faceva da sfondo all’osservazione della volta stellata. E i divulgatori hanno accompagnato i cittadini sulla terrazza del Mosè, al Sacro Monte di Varese,accompagnati da un’orchestra filarmonica.

Lo spirito di questi divulgatori scientifici resta il contatto con la popolazione. Un’altra iniziativa, pensata insieme al Fai (Fondo Ambiente italiano), si chiama «Astronomi per una notte» e prevede un ciclo di conferenze sui misteri della volta celeste con osservazioni del cielo notturno nei beni del fondo. Al Monastero di Torba (Gornate Olona) giovedì 10 agosto 2017; a Villa Della Porta Bozzolo ( Casalzuigno) giovedì 10 agosto; a Villa Panza a Varese venerdì 29 settembre (sono eventi con un biglietto di ingresso). Il mestiere di cacciatori di stelle rimane tuttavia quello preferito. A Varese il team del ricercatore Luca Buzzi da anni scopre e classifica asteroidi, come il «277816» che nel 2016 è stato ribattezzato «Varese».