MILANO
Foto di Stefano Boeri Architetti

MILANO: si è tenuto all’Ospedale San Raffaele il primo impianto di una protesi sottoretinica, una donna cieca potrà vedere luci e ombre.

Per la prima volta in Italia, presso l’Unità di Oculistica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, è stato eseguito l’impianto di una protesi sottoretinica – un vero e proprio modello di retina artificiale – ad una persona che ha perso la vista in età adulta a causa di una grave malattia genetica della retina, la retinite pigmentosa.

Si tratta del sistema di visione artificiale più evoluto al mondo che potrà consentire alla paziente di recuperare una certa capacità visiva. Come spiega il dottor Marco Codenotti, responsabile del Servizio di Chirurgia Vitreoretinica dell’Ospdeale San Raffaele, si tratta di una tecnologia innovativa che ha il vantaggio di essere posizionata al di sotto della retina.

Il dispositivo è un microchip di circa 3 millimetri e 1.600 sensori destinato a persone che hanno perso la vista durante l’eta’ adulta a causa di gravi malattie genetiche della retina. L’intervento, eseguito da una equipe multidisciplinare specializzata, è durato circa 11 ore e avrà adesso un decorso da seguire con molta attenzione.

La paziente, una donna, oltre ad attenersi a tutte le terapia post-operatorie,  dovrà attendere circa un mese per l’accensione del chip che darà stimoli elettrici alla retina, stimoli che verranno tradotti in segnali visivi. L’impianto agisce sui fotorecettori della retina, cioe’ le cellule specializzate (i coni e bastoncelli) deputate a tradurre la luce in segnali bioelettrici che arrivano al cervello attraverso il nervo ottico.

Lo si può dunque definire un vero e proprio occhio bionico in quanto il dispositivo è stato posizionato all’interno dell’occhio stesso. Tutta l’operazione è stata resta possibile anche grazie al sostegno di Banca Mediolanum.