Al Castello Sforzesco (21 dicembre 2017_18 marzo 2018) una mostra ripercorre le vicende progettuali e costruttive della Galleria Vittorio Emanuele II nel 150° dall’inaugurazione attraverso fotografie, disegni tecnici, planimetrie e documenti appartenenti alle raccolte civiche, alcuni dei quali del tutto inediti.

Mentre al Museo del Novecento (novembre 2018_marzo 2019) si ricostruisce la storia del movimento culturale milanese Corrente, in occasione degli 80 anni dalla nascita della rivista “Corrente di vita giovanile” – fondata da Ernesto Treccani a Milano nel 1938 – con un progetto a più mani che coinvolge Castello Sforzesco, Museo del Novecento, Casa museo Boschi Di Stefano e Biblioteca Sormani.

La ricerca – sui temi, i modi, i linguaggi, gli obiettivi – è il cuore di ogni opera d’arte e, anche, lo strumento per il suo successivo inquadramento nel tempo e nel luogo in cui prende vita. Lavoro, quest’ultimo, che costituisce la ragion d’essere di qualsiasi museo capace di raccontare le proprie collezioni e di qualunque progetto espositivo in grado di arricchire il visitatore con il senso di una nuova conoscenza. Per questo la programmazione del 2018 vede in cartellone progetti come “L’eco del classico”, attraverso il quale lo Studio Museo Francesco Messina, in collaborazione con la direzione del Parco della Valle dei Templi di Agrigento, mette le opere dell’artista in relazione con esempi di scultura antica per sottolineare come siano rimasti quelli i riferimenti della sua estetica, anche nel secondo Dopoguerra, dominato dalla dittatura dell’avanguardia. Il Museo Archeologico (ottobre 2018_febbraio 2019), invece, illustrando l’immaginario figurato etrusco attraverso vasellame e canopi, sottolinea sia il rapporto della cultura etrusca con il mondo greco e fenicio e con il Mediterraneo orientale sia il ruolo degli Etruschi nella diffusione di oggetti e nella trasmissione di miti greci nel Mediterraneo.

Un approfondimento scientifico inedito sul tema della Pietà, che il Castello Sforzesco propone dal 12 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019, dimostra sorprendentemente l’origine nordica di questo tema, a cui Michelangelo lavorò per tutta la vita: la sua precoce Pietà vaticana si rivela infatti un esempio di Vesperbild, un’iconografia di provenienza nord-europea che ebbe un’amplissima diffusione in Italia alla fine del Quattrocento. Anche il MuDeC (metà ottobre 2018_6 gennaio 2019) prosegue la sua attività di ricerca indagando e documentando, attraverso opere della Collezione, fotografie, filmati e cimeli di famose spedizioni, la trasformazione del concetto di esplorazione: se infatti nell’Ottocento l’obiettivo era completare la mappatura delle terre emerse, dai primi decenni del Novecento viaggiatori singoli percorrono i territori soprattutto alla ricerca di un’esperienza culturale e sociale.

L’arte del Novecento Italiano è rappresentata all’interno del calendario con alcuni progetti dedicati a personalità che hanno saputo ben rappresentare lo spirito del secolo. Il Museo del Novecento propone due figure di artiste-intellettuali, Giosetta Fioroni (6 aprile_26 agosto 2018) e Margherita Sarfatti (21 settembre 2018_24 febbraio 2019), che in diverso modo e in tempi e contesti differenti hanno saputo dare un importante contributo alla definizione artistico-letteraria del ‘900. Mentre al Castello Sforzesco (23 marzo_1 luglio 2018) va in scena la grafica del Novecento con un’ampia selezione di circa 200 opere tra disegni, incisioni, litografie, carte dipinte e libri d’artista dei più celebri Maestri del secolo scorso, tra cui Boccioni, Martini, Modigliani, Carrà, De Chirico, Bartolini, Sironi, Morandi, Marini, Burri, Afro, Fontana, Baj, Capogrossi, Galli, Pistoletto. Palazzo Reale omaggia due protagonisti del secolo scorso: Carlo Carrà (4 ottobre 2018_3 febbraio 2019), con una mostra che racconta il suo intero percorso artistico attraverso le sue opere più significative, e Agostino Bonalumi (luglio_settembre 2018), con la prima vera antologica nella sua città a pochi anni dalla sua scomparsa (2013).

La ricchezza e la complessità del pensiero creativo si esprimono, soprattutto nel Novecento, anche attraverso la moda, il design, l’architettura. Per questo Palazzo Reale (22 febbraio_6 maggio 2018) dedica una mostra e un libro alla moda italiana dal 1971 al 2001, evidenziando la progressiva affermazione del sistema italiano della moda nella gloriosa stagione del Made in Italy: arte contemporanea, abiti, oggetti di moda e di design, fotografie, riviste e schizzi danno vita a un sofisticato paesaggio progettuale. A Casa Museo Boschi Di Stefano, invece, si propone al pubblico un’altra intersezione, quella tra arte e architettura, nelle figure di Lucio Fontana e Luciano Baldessari (giugno 2018), legati per 40 anni anche da una grande amicizia.

Si arriva infine al tempo presente, con le molte declinazioni dell’arte contemporanea che trovano la loro sede naturale nella kunsthalle del PAC | Padiglione d’Arte Contemporanea: qui vengono proposti i lavori di Eva Marisaldi (12 ottobre_2 dicembre 2018) e viene raccontato oltre mezzo secolo di progetti di Enzo Mari, maestro del design contemporaneo (18 dicembre 2018_10 febbraio 2019). Mentre la GAM | Galleria d’Arte Moderna (11 aprile_17 giugno 2018) ospita una selezione di voci da due grandi aree geografiche, Nord Africa e Medio Oriente, in un progetto realizzato in collaborazione con la Solomon R. Guggenheim Foundation di New York.