ORA LEGALE

ORA LEGALE: l’ultima domenica di marzo resta il giorno del ritorno dell’ora legale, che prende il posto di quella solare. 

Un’ora di luce in più, un’ora di sonno in meno. Manca poco all’ingresso dell’ora legale che avverrà nella notte tra sabato 24 e domenica 25 marzo.

Domenica 25, alle due di notte, le lancette degli orologi dovranno essere spostate di un’ora avanti. Nella notte tra sabato e domenica si dorme un’ora in meno, ma per i prossimi sette mesi si guadagna un’ora di luce. Il cambiamento dell’ora nel 2018 avviene qualche giorno prima del solito: l’ultimo giorno del mese, il 31, è un sabato e quindi il cambio dell’ora avviene il week-end prima, nell’ultima domenica di marzo (che è il 25)

Le ragioni di questo slittamento sono di natura strettamente pratica: guadagnando un’ora di luce in più al tramonto del sole si ottiene un risparmio energetico che in Italia viene stimato in oltre 2,5 miliardi di Kw all’ora, con un minore esborso di circa 300 milioni di euro.

L’ora legale non porta con se aspetti soltanto positivi: per molti l’ora legale è sinonimo di disturbo del sonno ed altri “effetti collaterali”, specialmente nelle successive 24-48 ore. E’ stato valutato che vi sono almeno cinque disturbi associati al cambio dell’ora: disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione,  incidenti alla guida e sul lavoro,  stress cardiaco, stress psicologico. Le giornate con il buio ritardato sono per molti un sollievo, ma c’è anche chi ci mette tempo ad abituarsi al cambiamento di orario e dice di sentirsi “scombussolato” per giorni o anche settimane.