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AMAZON: la struttura di diecimila metri quadri fungerà da centro di smistamento, consentendo consegne più veloci ai clienti.

Il colosso dell’e-commerce ha da poco inaugurato la sua sede aziendale a Milano, e ora annuncia l’apertura di un nuovo deposito a Buccinasco.

La struttura è un vecchio capannone in ristrutturazione, grande oltre diecimila metri quadri, fungerà da centro di smistamento e porterà cento nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, ai quali vanno aggiunti gli oltre quattrocento che arriveranno dall’altro centro Amazon in cantiere di 34mila metri quadri, che sorgerà a Casirate d’Adda, nel Bergamasco.

La società ha spiegato che con il nuovo deposito saranno garantiti “consegne più veloci ai clienti e un servizio migliore per le aziende che vendono tramite Amazon e che beneficiano della sua rete di distribuzione”, che al momento per il Nord Italia poggiava sul centro di Castel San Giovanni, nel Piacentino.

“Il deposito di Buccinasco rafforzerà la nostra rete logistica, permettendoci di rispettare le promesse di consegna ai clienti e supportare tutte le aziende – ha dichiarato Gabriele Sigismondi, responsabile di Amazon Logistics in Italia -. Con questo nuovo deposito, inoltre, le aziende di consegna locali indipendenti potranno far crescere la loro attività, in quanto Amazon fornirà loro la tecnologia più avanzata per effettuare le consegne”.

Entusiasta anche il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti. “È un’ottima notizia lo sviluppo del nostro territorio e la possibilità di nuove opportunità di occupazione. È un’iniziativa – le sue parole – che conferma la giusta direzione intrapresa dalle molteplici attività della nostra amministrazione per favorire l’insediamento delle nuove imprese”.

“L’arrivo di Amazon sul territorio di Buccinasco è un segnale importante per il nostro territorio – gli ha fatto eco Emilio Guastamacchia, assessore all’urbanistica -. La zona produttiva di Buccinasco sta dimostrando di avere una buona tenuta alla fase di recessione che da qualche anno ha investito tutta la città metropolitana milanese. Attività produttive di nuova concezione, poli logistici e nuove realtà imprenditoriali rappresentano la giusta direzione. Troppo spesso assistiamo alla trasformazione dei vecchi capannoni produttivi in attività commerciali o nuovi poli residenziali. Quando invece i vecchi siti produttivi diventano nuovi centri di produzione o di distribuzione ecco – ha concluso – che il tessuto urbanistico della città permane con le sue caratteristiche”.