PIAZZA CORDUSIO

PIAZZA CORDUSIO: meno auto e marciapiedi più larghi sono alcuni dei punti fondamentali del restyling di una zona nel cuore di Milano.

E’ stato depositato un progetto preliminare con disegni di Freyrie Flores e MIC dai privati che stanno investendo negli edifici (Hines, Generali Re e Fosun)per dare un nuovo volto a Piazza Cordusio.

Meno auto è la parola chiave: in particolare, da via Meravigli, se il progetto venisse accettato dal Comune di Milano, non si potrà più accedere alla piazza con l’automobile. Di conseguenza via Orefici sarebbe a sua volta trasformata, con marciapiedi più larghi. Il grande ovale della piazza sarebbe completamente liberato da fioriere, cartelli stradali e pubblicitari, e non avrebbe più dislivelli.

C’è spazio anche per qualche dettaglio curioso, come poesie recitate da un altoparlante accanto alla statua di Giuseppe Parini o storie della città accanto a quella di Carlo Cattaneo su largo Santa Margherita (tra via Grossi e la Galleria Vittorio Emanuele). L’obiettivo non celato è quello di favorire la mobilità pedonale in un contesto che diventerà sempre più votato allo shopping.

Chiunque osservi la piazza “liberata” si chiederà perché gli architetti non hanno pensato a nemmeno una pianta. La risposta è che sottoterra c’è la stazione della metropolitana ed è quindi impossibile piantare radici. Sarà però certamente auspicabile pensare ad un po’ di verde per abbellire un ovale del genere.

Fiore all’occhiello commerciale della nuova piazza Cordusio sarà certamente il primo Starbucks italiano, 2.400 metri quadri nell’ex palazzo delle Poste acquisito da Blackstone, che però al momento non figura tra i promotori del progetto di riqualificazione della piazza. Hines è invece il proprietario principale, visto che possiede quattro palazzi in tutto. Generali a sua volta trasferirà i suoi dipendenti nella Torre Hadid a City Life e il palazzo di sua proprietà verrà trasformato probabilmente in un centro commerciale con alcuni piani dedicati ad un hotel.

La cinese Fosun ha acquistato invece l’ex palazzo Unicredit, che a sua volta verrà convertito in un mega mall con hotel di lusso Waldforf Astoria (sarebbe il primo in Italia).