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Milano solidale: tutti in fila per aiutare a trovare un donatore di midollo per il bimbo di 1 anno e mezzo che rischia di morire

Il piccolo sta cercando un donatore di midollo compatibile. E Milano risponde presente.

Tantissimi i giovani, soprattutto universitari, al gazebo di piazza Sraffa per diventare donatori di midollo. I genitori commossi, Admo Lombardia: “Non ci aspettavamo tanta solidarietà”

In tanti, oltre duecento, hanno risposto presente. Si sono messi pazientemente in fila per ore, hanno atteso il loro turno e poi si sono fatti prelevare un campione di saliva o di sangue.

Hanno atteso con pazienza: prima bisognava compilare un modulo di cinque pagine con domande dettagliate sulla persona e poi attendere di essere chiamati per il colloquio e il prelievo di un campioncino di sangue. In coda c’erano soprattutto studenti delle università Bocconi, Statale, Cattolica e Bicocca, ma anche lavoratori che hanno chiesto un giorno di permesso.

ll tutto per dare una speranza a un bimbo che fino a poche ora prima neanche conoscevano.

Hanno capito quanto può essere grande il cuore di Milano i genitori di Alessandro Maria, il bimbo di un anno e mezzo affetto da una malattia rara che colpisce soltanto lo 0.002 per cento dei bambini e al quale restano soltanto cinque settimane  per poter trovare una persona che abbia il midollo compatibile.

L’unica possibilità per il piccolo – che con i suoi genitori italiani vive in Inghilterra – è trovare qualcuno che possa donargli il midollo osseo.

Le speranze, però, sono poche e per non arrendersi mamma e papà del bambino hanno deciso di fare una sorta di tour dell’Italia insieme all’Admo, associazione donatori di midollo osseo, alla ricerca di potenziali donatori.

Milano si riscopre una città con un cuore d’oro

La partenza – mercoledì a Milano, in piazzale Sraffa – è stata di quelle col botto. E giovedì – ultimo giorno in cui è possibile fare la tipizzazione al gazebo Admo – le scene sono state praticamente identiche, con lunghe file e oltre trecento persone presenti.

I genitori di Alessandro e Admo hanno chiesto aiuto a medici e infermieri. “Ci informano che la coda è lunga in Piazza Sraffa Milano – hanno scritto sulla loro pagina Facebook -. Se siete medici infermieri con un’assicurazione per poter lavorare all’esterno degli enti ospedalieri e volete dare una mano mandateci subito un messaggio tramite Facebook con il vostro numero di cellulare. Grazie”.

Il gazebo di Admo per la tipizzazione – dove possono presentarsi uomini e donne dai 18 ai 35 anni con un peso superiore ai 50 chili – sarà aperto fino alle 16.30 di giovedì.

Alternativamente il 6-7-8 novembre sarà allestito un altro gazebo in zona Bicocca.

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