ECLISSI DI LUNA

ECLISSI DI LUNA: sarà visibile in tutta Italia con picco alle 23:31 del 16 luglio per esaurirsi alle 2 del 17 luglio.

Un’eclissi lunare si verificherà nella notte tra il 16 e il 17 luglio e sarà visibile in alcune parti del mondo, Italia compresa, se il cielo rimarrà sgombro dalle nubi. Si tratta di un’eclissi parziale: la parte di Luna oscurata dal cono d’ombra della Terra sarà compresa tra il 55% e il 70%. Appuntamento comunque da tenere in agenda per gli appassionati di astronomia, dal momento che – dopo l’eclisse totale verificatasi lo scorso gennaio – è in arrivo un nuovo spettacolo col cielo estivo di luglio solitamente favorevole alla visibilità. L’eclissi parziale avviene peraltro a 50 anni dal lancio della missione Apollo 11 sul satellite della Terra e in un momento in cui si torna a considerare diverse nuove missioni sulla Luna dopo un lungo periodo di attenzione rivolta altrove nel Sistema solare.

Per gli astronomi, il fenomeno prende il via attorno alle 18:45 quando inizia la traiettoria di interposizione, ma comincerà ad esser visibile, per quanto riguarda l’Italia, dopo le 20; attorno alle 22 inizia l’eclisse parziale che alle 23:31 raggiunge il picco, per esaurirsi nel giro di circa due ore. Il fenomeno dell’eclissi parziale termina all’1 del 17 luglio, mentre alle 2:18 finirà anche lo «strascico» della penombra. In termini astronomici è l’uscita dalla zona di penombra che sancisce la fine dell’eclissi, quindi poco dopo le 2.

Essendo estesa circa due terzi la parte della Luna piena che sarà oscurata dal cono d’ombra della Terra, risulterà abbastanza grande da far sì che il satellite assuma il caratteristico colore rossastro determinato dal disturbo dell’atmosfera terrestre che devia i raggi solari a causa del fenomeno ottico della rifrazione.

A differenza dell’eclissi di Sole, che impone necessariamente osservazioni con attrezzature di sicurezza, non serviranno invece particolari accorgimenti per ammirare l’evento lunare. L’impedimento potrebbe semmai essere di carattere meteorologico qualora il cielo fosse addensato di nubi. Altrimenti l’eclissi di Luna potrà essere osservata anche ad occhio nudo, con strumenti di ingrandimento ottico come binocoli e telescopi e, meglio, in luoghi lontani dalle città dove non vi sia inquinamento luminoso causato dalle luci artificiali che emanano dalla superficie terrestre attorno al punto di osservazione e nella volta celeste.

Negli ultimi 4 anni, si sono date tre grandi eclissi solari, ora questa eclissi lunare dopo la quale il prossimo fenomeno sarà un’altra eclissi solare il 21 giugno dell’anno prossimo. Intanto, nei giorni precedenti l’eclissi lunare parziale del 16-17 luglio, si creeranno anche le condizioni per osservare – al telescopio – i due giganti Giove e Saturno. Saturno, sommando il massimo intervallo di visibilità, la massima luminosità e la minima distanza dalla Terra (pari a 1 miliardo e 351 milioni di chilometri) offrirà le condizioni migliori per osservare al telescopio gli anelli che lo circondano; mentre nel caso di Giove – nella posizione ottimale a giugno – rimane la possibilità di una buona visibilità e luminosità specie nella prima parte della notte. Il 14 luglio poi Plutone viene a trovarsi in opposizione al Sole e alla minima distanza dal nostro pianeta (a circa 4,9 miliardi di chilometri) e sarà osservabile col telescopio per tutta la notte a Sud-Est dopo il tramonto del Sole e a Sud-Ovest prima dell’alba.