Chi già conosce il Pescatorio sa che questo è il posto giusto per trovare prodotti del mare di primissima qualità, sempre freschissimi, da acquistare dalla mattina fino a sera dal banco della pescheria e della gastronomia. Fin dall’inizio, infatti, il vero quid in più di questo format è stato la capacità di processare ciò che arrivava sul banco, per farne prodotti di gastronomia da mangiare sul posto o da portar via. Oggi, la svolta: il Pescatorio diventa il primo all day long di mare a Roma, aperto dal martedì al sabato dalle 8:30 alle 22:30. Il mare si acquista fresco o cucinato, in più a pranzo e cena si aggiunge il servizio della cucina espressa, e dalle 15:00 fino all’ora di cena piccoli assaggi dal banco gastronomia con la formula aperitivo.

LA STORIA

Il Pescatorio è la storia di una coppia perfetta, che da quasi dieci anni a questa parte ha lavorato per dare un nuovo significato al concetto di cucina di mare. Loro sono Emanuele Smimmo e Simona Bontà, proprietari e anime del Pescatorio: lui seleziona la materia prima, lei la trasforma“Io ci metto la mia provenienza, sono sardo di Sant’Antioco, una piccola isola di pescatori in cui praticamente sono cresciuto guardando le barche che tornavano dal mare”, racconta Emanuele. Simona è invece da sempre appassionata di cucina, ha lavorato in hotel cinque stelle e come personal chef, ma soprattutto ha sempre studiato, specializzandosi in particolare in cucina orientale. Sono queste le conoscenze che ha applicato al mondo del mare, rispondendo inizialmente a un’esigenza: come valorizzare il prodotto freschissimo che arrivava sul banco della pescheria?
La risposta iniziale è stata la gastronomia, ma col tempo l’offerta del Pescatorio si è arricchita, anche con la possibilità di allargare gli spazi. “Abbiamo iniziato ad avere qualche tavolino su una pedana davanti al locale e a fare cucina espressa, poi abbiamo preso coraggio e abbiamo annesso un locale accanto, arrivando a 150 metri quadrati e una quarantina di coperti”, racconta Simona. A questo si aggiunge la proposta dello spin-off Pescatorio street food, in un locale dedicato in via Portuense, dove i prodotti del mare sono trasformati per diventare sfizi dai panini ai fritti di mare da mangiare in piedi, seduti al tavolo, a portar via o comodamente a casa con il servizio delivery.

IL PESCATORIO OGGI: le 4 anime

Dalla Pescheria
Dalla mattina alle 8:30 e fino alle 20, si può fare la spesa dal banco pescheria, dove campeggia il pesce che arriva freschissimo, specialmente dalle marinerie del Lazio e dell’Argentario. A questo si aggiunge la Carta delle ostriche, selezionate sia in Francia che in Italia, per cui il Pescatorio si è fatto conoscere dagli appassionati: “ricerchiamo i migliori prodotti, in Italia ci serviamo in Sardegna, in Puglia e nel Polesine” afferma Emanuele.

Dalla gastronomia
Ma il volto odierno del Pescatorio è quello di un format all day long dinamico e divertente, che permette di sperimentare ogni volta un piatto diverso, in base alle consegne. Di pari passo con il banco pescheria, infatti, funziona quello gastronomia, dove si può “pescare” un piatto per mangiarlo sul posto o portarlo a casa (entro le 20). Fra i best seller, i crudi come l’Orata con lo zenzero; il Sashimi di tonno con emulsione di olio extravergine, salsa di soia chiara e semi di sesamo tostati, il Baccalà in umido o mantecato, il Cous cous di pesce cucinato secondo la vera ricetta siciliana, che Emanuele e Simona sono andati a imparare direttamente sul posto: “Il nostro cous cous non è un precotto, ma segue la tradizione siciliana di incocciare la semola”.
Sempre dal banco gastronomia arrivano gli assaggi pensati per l’ora dell’aperitivo, che prevede un range di tempo più dilatato del solito, con la possibilità di ordinare un calice e un tris di assaggi di mare dalle 15 alle 20.

Dalla Dispensa
Salumeria e macelleria di mare sono una specializzazione del Pescatorio, che negli ultimi anni ha aggiunto questo servizio alla sua proposta. “C’è voluta tanta sperimentazione e siamo stati fra i primi a farlo a Roma. Oggi abbiamo un bel tagliere di salumi di mare che spazia dal prosciutto di tonno, alla mortadella di ricciola, dal lardo di seppia alla coppa di leccia”, aggiunge Emanuele. Stessa cura anche nella scelta dei vini, che conta dalle 60 alle 80 etichette, con una predilezione per i piccoli produttori. Naturali, ma non eccessivamente, come dice Emanuele, “a noi interessa che facciano un buon prodotto”.

Dalla Cucina
All’ora di pranzo, dalle 12 alle 15, si aggiunge il servizio espresso della cucina, con i primi di mare con il guazzetto del giorno, la Frittura che si compone dei pesci che si consegnano alla mattina, nonché la possibilità di ordinare un “pesce intero”, secondo la regola “oggi decide il mare”: un secondo di pesce cucinato alla griglia, oppure in guazzetto o all’acqua pazza.
La sera, infine, va in scena il momento della cena (dalle 19 alle 22:30). Anche in questo caso “regna” la proposta in lavagna, che cambia a seconda del pescato con qualche fuori menu in più tra crudi e carpacci. Alla lista del pranzo si aggiunge il primo dello chefil primo della tradizione e una selezione di contorni vegetali di accompagnamento.

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