La corsa. Secondo la Hyperloop con il sistema brevettato e già testato in un percorso nel deserto del Nevada è possibile trasportare passeggeri e merci. In Europa sono state individuate sette rotte: Germania, Estonia-Finlandia, Spagna-Marocco, Corsica- Sardegna, Olanda, Polonia, Regno Unito-Scozia-Galles. Le nove tratte serviranno 75 milioni di europei, 44 città, con 5mila chilometri di percorso. La simulazione sardo-corsa ha superato la prima fase selettiva dell’Hyperloop One Global Challenge, insieme ad altre 34 proposte. L’incontro. Il progetto è firmato dalla società corsa FemuQuì. Deiana, delegato dai due presidenti Francesco Pigliaru e Gilles Simeoni, ha incontrato l’amministratore delegato di Hyperloop One, Rob Lloyd. «Abbiamo sostenuto da subito l’idea della società FemuQuì di collegare Sardegna e Corsica con Hyperloop – dice Deiana –. Abbiamo colto la portata rivoluzionaria di questa tecnologia che, come è successo con il trasporto aereo nel Novecento, potrebbe mutare radicalmente il concetto e i tempi della mobilità con ricadute a livello economico e sociale incalcolabili. Anche la Sardegna, dove si creassero le condizioni, può essere pronta a investire in questa sfida».

A Chilivani non si cambia. Per chi è abituato alle scalcinate ferrovie della Sardegna viene più o meno impossibile credere all’idea che in 40 minuti si arrivi da Cagliari a Bastia. Più o meno il tempo che fino all’anno scorso le affannate littorine impiegavano per coprire la tratta Nuoro-Macomer. Più o meno come passare dal carro a buoi all’astronave. Oggi il treno da Cagliari arriva a Sassari in tre ore. Il traghetto dalla Corsica alla Sardegna ci mette almeno 50 minuti. Inutile parlare dei collegamenti con penisola e resto dell’Europa in cui si pagano anni di gap strutturale. Una rivoluzione, ma sui tempi è ancora presto per parlarne. Il progetto presentato in Olanda davanti ai vertici della società Usa è già strutturato anche nei dettagli. Il percorso sardo-corso prevede anche fermate intermedie per mettere in rete quattro porti, il porto canale di Cagliari, quattro aeroporti e sette stazioni ferroviarie, tutti raggiungibili in tempi ridottissimi. «Con Hyperloop, due regioni europee periferiche come Sardegna e Corsica che scontano ritardi nello sviluppo economico causati anche dalle difficoltà di interconnessione nella mobilità, potrebbero costituire una realtà territoriale unica e un asse di comunicazione omogeneo tra nord e sud del Mediterraneo».

Fonte: la Nuova Sardegna – @Luca Rojch