Riguardo ai risarcimenti Asuni aggiunge: “Abbiamo calcolato che i rimborsi per chi è partito in questi mesi da Linate e Malpensa potrebbero superare quota 13 milioni di euro in totale . Purtroppo secondo le statistiche solo l’1 per cento delle persone è a conoscenza di questa possibilità”.

Richiedere il rimborso è semplice: basta fornire il numero del volo ad alcuni intermediari (come AirHelp) e loro si rivolgeranno alla compagnia per chiedere il risarcimento. Nel caso in cui ci sia il rifiuto di rimborsare il denaro, si va per le vie legali. Generalmente la commissione che richiedono le società si aggira intorno al 25 per cento della cifra ottenuta. “Il problema non è la quantificazione dell’indennizzo, ma la scarsa conoscenza di questa possibilità – dice Francesco Castellotti, presidente della sezione lombarda di Federconsumatori – . Le compagnie dovrebbero far conoscere di più e meglio i diritti dei viaggiatori al momento dell’acquisto di un biglietto. Però anche quando si fa ricorso le compagnie cercano di riportare la responsabilità su altro come ad esempio il maltempo. Ci sono situazioni in cui il consumatore viene fatto girare a vuoto e non riesce a esercitare il proprio diritto. Come associazione di consumatori noi abbiamo attivato dei protocolli di conciliazione con le compagnie, sia per quanto riguarda i rimborsi per i ritardi sia per i disservizi in generale”.